Il nostro amico Vittorio ha accettato di raccontarci la sua esperienza di viaggio a New York consigliandoci cosa vedere, i luoghi più interessanti e dove mangiare. Il suo viaggio a New York è stato fortemente voluto ed è stato il regalo che si è fatto per i suoi 30 anni. Nelle sue risposte alle nostre domande troverete il racconto di una città fantastica e inimitabile.
Perché hai scelto di andare a New York?
Perché è una delle città più famose e affascinanti del mondo, “protagonista” di tantissimi film sin da che esiste il cinema. Una volta che ci si trova lì, sembra di esserci già stati da quante sono le immagini che abbiamo visto nella nostra vita in tv o in internet. Il suo skyline, composto in primis dall’Empire State Building, il ponte di Brooklyn e le luci della Fifth Avenue e di Times Square sono luoghi che tutti nel mondo conoscono anche senza averli mai visti. L’attentato dell’11 settembre 2001 è stato fatto proprio a New York perché considerata la “capitale” del mondo moderno.
Quali erano le tue aspettative prima della partenza?
Ero molto felice di andarci, fu il mio personale regalo per i miei 30 anni e avevo voglia di immergermi in un mondo, quello americano, che non avevo mai avuto il piacere di visitare. Sinceramente, non pensavo mi piacesse così tanto: al di là della bellezza dei suoi luoghi giustamente famosi, i newyorchesi sono gentilissimi e sempre pronti a darti informazioni sulle strade, i monumenti e tutto ciò che riguarda la loro splendida città. Pensavo fosse una città che “schiaccia” le persone con i suoi enormi grattacieli, che fosse caotica e piena di smog. In realtà ho scoperto essere una città a misura d’uomo, composta da tantissimi quartieri uno diverso dall’altro ma incastrati tra loro in modo perfetto. Mi è piaciuta così tanto che ci sono tornato altre volte, non ti stanca mai.
Quali sono i posti che maggiormente ti hanno impressionato?
Personalmente ho amato da subito l’Empire State Building: è talmente alto che lo si vede a chilometri di distanza, sin da quando si atterra all’ aeroporto JFK. Ma al di là dell’altezza (le Twin Towers erano più alte, così come è più alto One World Trade Center, il grattacielo che ha sostituito le Torri), l’Empire è maestoso e spicca per imponenza. Ha quasi 100 anni ed è incredibile pensare a quell’epoca e a cosa rappresentava il riuscire a costruire un gigante simile. Non posso non citare il Brooklyn Bridge (percorrerlo da Brooklyn verso Manhattan, di sera, è un’esperienza “da cinema”) e Central Park: un’oasi di pace, un vero bosco inserito in una metropoli dove dimenticare il frastuono e lo stress quotidiano rilassandosi su un prato verde circondato da piante secolari. Infine consiglio delle belle passeggiate nei quartieri Soho, Chelsea e East Village: zone moderne ma con un tocco di vintage che affascinano e ti fanno dimenticare di essere in una città abitata da milioni di persone.
Quali sono i posti che assolutamente bisogna vedere?
Assolutamente da fare è la gita in barca verso la Statua della Libertà e il museo di Ellis Island, il luogo dove gli immigrati firmavano per essere ammessi negli Stati Uniti (molte sono le storie raccontate di immigrati italiani) e ovviamente salire in cima all’Empire State Building per godersi una vista che dire unica è dire poco (consiglio come orari la mattina presto o il pomeriggio tardi per evitare le code). In generale, camminare lungo la Fifth Avenue, la Madison e la Lexington è un’altra esperienza incredibile: i grattacieli e le luci sono uno spettacolo unico. E poi, abbandonare per un po’ Manhattan e farsi un giro nel Queens e a Brooklyn: sono quartieri importantissimi e ricchi di fascino, con negozi e case in stile liberty ma che raccontano il vero sviluppo e la crescita di una città dai mille colori e mille popoli che l’hanno fatta diventare la più importante del mondo. Infine consiglio il Museo di Storia Naturale, quello per intenderci dove è ambientato il film “Una notte al museo”: è un viaggio unico all’interno del mondo umano e animale, si possono vedere le rappresentazioni di specie bellissime oltre ovviamente alla più grande collezione di reperti di animali preistorici. Ma New York ha anche altri musei che meritano una visita, tra cui sicuramente il MoMa (Arte Moderna) e il Metropolitan Museum. Per chi se la sente e vuole spendere un pochino (circa 100 $), il giro in elicottero è una cosa fantastica: 15 minuti di volo sopra la città che fanno capire ancor di più quanto sia grande e alta.
Cibo e ristoranti consigliati
Mangiare a New York è anch’essa un’esperienza unica: le cucine esotiche ed etniche sono migliaia ed alcune davvero buonissime. Ovviamente anche un hotdog per strada ha il suo fascino (il baracchino dei veterani di guerra davanti al Metroplitan Museum fa gli hotdog più buoni del mondo) , ma la natura cosmopolita della città spinge chiunque ad assaggiare una di queste innumerevoli tipi di cucina. Consiglio sicuramente una sosta a Chinatown per un pasto cinese (i ristoranti hanno esposta una lettera che indica la valutazione data dall’ufficio dell’igiene municipale, meglio quindi orientarsi verso la lettera B o ancor meglio la A), anche il sushi è molto buono e in questo caso consiglio Yuka, che si trova nell’Upper East Side (la zona chic di NY) ma che ha prezzi ottimi e pesce freschissimo (meglio andare presto o prenotare). Se si vuole invece provare la classica T-bone steak, la bistecca gigante americana, è d’obbligo andare alla Keens Steakhouse (in centro, zona Times Square), un ristorante un po’ lussuoso ma che merita ogni dollaro speso ed è comunque in linea come prezzi con i ristoranti di sola carne. Ottima la cucina coreana (zuppe un po’ piccanti), quella peruviana (andate in uno dei ristoranti della catena Pio Pio) ma appunto come detto a New York si mangia benissimo e qualsiasi tipo di cucina. In generale a cena nei ristoranti è sempre meglio prenotare, online o poco prima di quando si vuole mangiare.